Sono sempre stata completamente innamorata di Scared of Girls,ecco ciò che mi ha detto. Spero sia apprezzabile
Mi sono innamorato di lei,e ormai l'ho persa.
Dice che se davvero l'amavo potevo risparmiarmi di andare a letto con sua sorella.
Ma l'ho fatto.
E' come se,quando voglio una cosa,e già ce l'ho,e sono felice,mi sembra di non averla mai abbastanza per me,e,alla ricerca del modo di farla ancora più mia,finisco col farmela scappare.
Ho fatto così anche con lei. Non sapevo che avesse una sorella minore fino a due giorni fa.
Ma mi sono bastate quarantotto misere ore per tradirla con lei.
Amber non mi parla più,neanche a lezione,se la incrocio per strada.
Ricordo tutto di lei,il suo viso,il suo corpo.
E' nettamente diversa da Sarah,non sembrano neanche sorelle.
Amber è alta,slanciata,molto magra. Ha i capelli di un biondo morbido,ambrato appunto. E ha sempre un sensuale profumo fiorito. La sorella è scura,minuta e formosa,con una quarta piazzata bene. Ma le gambe,le gambe sono le stesse.
Sottilissime,lunghe e candide,puntellate quà e là da piccoli nei.
Ricordo che Sarah,quel pomeriggio sul mio divano,ne aveva uno minuscolo e perfettamente disegnato sulla coscia destra,dove avevo voluto baciarla,prima.
Il profumo della sua pelle mi ricordava maledettamente quello di Amber,ma in me scalpitava trionfante il desiderio,la mia avidità. Volevo anche Sarah,perchè non avevo abbastanza Amber.
E il mio orgoglio,probabilmente suscitato dal senso di impotenza nei confronti di un sentimento più grande di me,aveva nuovamente trionfato sul mio "lato buono".
Amber rimaneva,seppure non mi guardasse neanche più negli occhi,su quel piedistallo favoloso a cui continuavo ad agognare anche quando l'avevo lì con me,fra le mie braccia. Lei rimaneva lì,sospesa,nella sua bellezza ed eleganza distaccata,perennemente al di sopra.
Anche adesso,che l'avevo distrutta e tradita,in un certo senso sconfitta,continuava a farmi paura.
Il mio essere perennemente in confusione,dipendeva proprio da questo. Como facevano,tutti gli altri,a rapportarsi con l'altro sesso? A cercare di ottenere una persona così diversa da loro stessi? Con i maschi è molto,troppo più facile. Stiamo insieme o no,scopiamo o meno,parliamo.
E' tutto molto diverso,più immediato. Essendo fatti allo stesso modo,ci pensiamo poco e niente.
Se deve,succede e basta.
Come fanno,gli altri?
Dovrei farmi incatenare al suo letto,quello di una ragazza,garantirle di essere suo per sempre,sposarla? Eppure credo che nessuna ragazza sia così stupida. E' per questo che mi fanno paura,tutte. Amber ancora di più,specialmente adesso che mi manca.
Mi manca terribilmente.
Continuo a pensare che non l'avrò mai,che non mi perdonerà.
Ma ieri mi ha parlato.
Mi ha rivolto la parola per la prima volta da quando mi sono scopato sua sorella.
Per l'esattezza,l'ho fermata io,ho cercato di salutarla.
Lei si è voltata solo dopo che le ho sfiorato la spalla,deve aver avvertito l'urgenza,l'esasperata insistenza di quel gesto patetico. Così ha scosso la sua chioma di miele,e mi ha guardato negli occhi. Dura,glaciale.
E spietata.
Pronta all'attacco.
"Dimmi solo una cosa,Brian."
Ha atteso solo che respirassi,che tirassi il fiato,poi ha esordito.
Ha il coltello dalla parte del manico,ed è decisa a colpire,violentemente:
"Almeno era brava,Sarah?"
I suoi occhi verde smeraldo mi perforano la testa,e per un attimo mi sembra di non vedere altro che lei,sdraiata sul divano di casa Molko,i capelli di lato,a coprire le spalle chiare,e una Lucky Strike fra le labbra.
Continuo a fare il suo gioco,lei prevede che non risponda,lo so. E' pronta ad agitare nuovamente quel capo da cortigiana antica all'indietro,per tornarsene sui suoi passi,sicura e ferita solo nel più profondo. Non mi darebbe mai soddisfazioni come mettersi a piangere o a gridare.
Sta per andarsene,quando mi decido a parlare:
"E' brava. Ma tu lo eri più di lei."
Sorride sarcastica,sconcertata.
Amber è stata una delle poche che mi ha sempre spaventato così.
Ci è ricaduta,oggi le ho offerto una sigaretta. E' sempre stata incredibilmente fine,ed elegante,ma fuma quasi più di me. Si è fatta bastare una Winston Blu,per oggi. L'importante è non rimanere a secco. Mentre si avviava sulla mia strada pensavo a come lei potesse essere meravigliosa,incredibilmente appropriata,in un quadretto apocalittico.
Sì,una Amber mitologica,semi nuda e perfetta,che prega con tutto il cuore un Dio diverso,un Dio frivolo e malevolo,di farla entrare in questa spaccatura che ha inghiottito il mondo.
E lui,malevolo e misericordioso,l'assolve e le apre la strada.
Adesso,per colpa della frivolezza di quel Dio così effimero,mi ritrovo a dipendere da due ciocche dorate di capelli morbidi,e un minuscolo,delizioso neo fin troppo intimo.
Edited by arual66 - 11/1/2011, 19:08