Questa FF è solo un “one shot” partorito dopo una notte insonne e riscritto durante una sonora sbronza perciò prendetelo un po' per quello che è!
Piccola avvertenza:
il soggeto non ha volutamente un sesso prestabilito. Ho lasciato a voi la scelta! Potrebbe essere chiunque di noi o Stefan o .... ! E le conzoni sono venute fuori davvero come piccoli lampi durante la scrittura e non hanno una relazione diretta con quanto scritto!
Fatemi sapere che ne pensate
Spero vi piaccia!
I was confused by the birds and the beesApro gli occhi!
Mi sento così triste e la confusione invade la mia mente.
Deve essere colpa dell'ansilitico che prendo per dormire.
Devo smetterla... mi confonde!
Anche gli occhi mi tradiscono... non riesco a mettere a fuoco...
La stanchezza mi assale... mi sembra di non aver dormito per mesi...
Galleggio dentro una nuovola e una voce riempie i vuoti della mia memoria....
Did you forget... did you forget... did you forget... did you forget...
Non riesco a ricordare...
Alcune immagini mi riportano al presente...
due occhi colore del ghiaccio,
labbra morbide,
braccia delicate ma decise,
mani che sanno come accarezzare...
Sensazioni che sembrano impresse a fuoco sul mio corpo...
il suo sapore,
la paura,
il dolore,
l'estasi,
e poi...
il buio...
Provo ad alzarmi.
Ho fame!
Ho bisogno di fare colazione...
Cerco i vestiti.
Sono sparsi per tutta la stanza!
Mi gira la testa... Cazzo ma cosa ho combinato!
La stanza mi risulta indifferente... non la conosco... devo uscire!
Un lampo e due occhi riaffiorano dall'oblio, il loro colore, grigi.
Più cerco di ricordare e più il dolore aumenta...
Esco!
L'aria è fredda, la confusione non passa.
Mi guardo intorno spaesat..., mentre una voce continua a girare per la mia mente:
Don't give up on a dream...
Non riesco a riconoscere la città,
le vie,
le piazze che attraverso,
le persone che mi osservano,
le persone che osservo,
Just becouse I want you too...
grida la voce nella mia mente.
Quegli occhi verde smeraldo che mi guardano,
mi cercano,
ridono di me,
ridono con me!
It's in the water baby...
Una sensazione di dejavù mi attanaglia...
ma questa città non la conosco,
e quello che ho lasciato non è il mio letto...
il suo profumo,
e la voce che gira,
gira tra la mia mente e non mi lascia respirare,
non mi lascia pensare...
la seguo tra i meandri delle vie,
dentro una piazza,
girando un angolo,
dentro un caffè...
Di colpo mi ritrovo al punto di partenza....
E li, sulle scale... quegli occhi che dolcemente mi guardano,
le labbra rosse che si aprono in un sorriso e mi parlano:
- Eccoti finalmente... Com'è Parigi stamattina?
I ricordi mi travolgono come un uragano: il concerto e la notte che lo ha seguito!
Con un sorriso ebete sul volto guardo l'angelo che mi sorride e rispondo:
- E' meravigliosa... Brian!