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Piuma.

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apathetic_amber
view post Posted on 13/10/2010, 19:17     +1   -1







Solita Molsdal, solo, stavolta, leggermente sul personale.
Vabbè. Nulla di vero ovviamente. Si tratta del periodo adolescenziale dei due piccioni, quindi...vabbè. Bona lettura.



UNO:


Mi muovevo lentamente, sul corpo nudo di Cristinne. Ci stavo facendo sesso.
SOFFRIVO.
Cristinne mi opprimeva. Mi sentivo quadi costretto a star con lei.
A un certo punto, la segreteria, mi bloccò. Mi fermai. Quell a voce registrata, incisa dal mio migliore amico.

-Brian...Brian, sono Stefan. Ti dovrei parlare. Appena puoi, fai un salto a casa mia. Ti prego.-

La sedicenne rimase di stucco. Mi vestii di fretta, mi lavai il viso e la lasciai li, tra le lenzuola.

-DOVE VAI?-
-Da Stefan. Ci vediamo dopo!-
-Ma Brian!-


Cristinne rimase scioccata.
Mi domandò pi ùvolte, in passato, se tra me e Steff c'era qualcosa.
Io avevo sempre risposto che era solo il mio migliore amico. E...si, era così. Ma le cose dentro di me, s'erano come mescolate. Era cambiato tutto.

Arrivai da lui, di corsa. Lo trovai con le lacrime agli occhi.

Mi abbracciò...forte.

-Steff! Cos'...-
-Eric m'ha lasciato, Brian.-

Dentro di me, una grande festa.

Eric. Un amico, un rivale.

Mi sedetti sul divano accanto a lui. Come una puttana innamorata. Lo ero?

-Beh, Steff, anch'io vorrei lasciare Cristinne. Siamo arrivati alla frutta, oramai.
Lei mi ama. Io no. Oramai, non è altro che una bambolina col quale scopo. Mi dispiace...-

-Se ritieni giusta la tua scelta...fa come ti senti. A volte si sente la differenza d'età tra te e lei. è ancora una bambina, a volte si avverte, questa cosa.
Ultimamente poi...non fate altro che litigare...-


Rimanemmo in quell'appartamento per un paio d'ore. Bevemmo del buon whysky, parlammo, ridemmo. Le sue battute combattevano la mia depressione.

Vent'anni e non ero altro che un povero depresso.
E lui...era l'anti depressivo.


 
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schatze
view post Posted on 13/10/2010, 19:49     +1   -1




Wow, molto interessante come inizio! Bene, bene!!!

E Stef come antidepressivo dev'essere perfetto! image
 
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kinai95
view post Posted on 13/10/2010, 19:56     +1   -1




Oh yeah!!
I like it!!! :D
che bello, una fanfic nuova di zecca!! =)
e Molsdal perfino!! ( con la M maiuscola mi raccomando XD) oh che gioia! :D
mi piace, mi piace come scrivi, ed anche come inizio!!

aggiorna presto please, non vedo l'ora di sapere come va avanti!! ^_^
 
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Narcoleptic.;
view post Posted on 14/10/2010, 12:52     +1   -1




Uuh, mi piace come inizio, brava! *O*
Per un commento più ampio, aspetterò i prossimi capitoli, quindi mi raccomando aggiorna presto! ;)
 
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apathetic_amber
view post Posted on 14/10/2010, 20:13     +1   -1




Ecco qua, secondio e terzo capitolo.


DUE:

Odio i momenti post sbronza.
Mi trovai a spararmi una sega, davanti il poster di Kurt Cobain.
Provai a tirarmi su, ma nulla. Cristinne era andata via, per fortuna.

Da Stefan dovevo aver bevuto troppo.
Stavamo male entrambi, per due motivi così diversi, ma così simili.
Eppure, ogni tanto le sue battute mi davano sorriso.

Finalmente, riuscìì ad alzarmi in piedi. Feci una doccia freddissima. Il biancore candido del mio corpo. Una donna senza seni.
Lo odiavo. Odiavo tutto di me. Non combinavo nulla di buono. Ero perso.

Poi...poi mi decisi.
Chiamai Cristinne, non contando che erano le tre di notte...e la feci finita. La lasciai.

Ci rimase molto male. Non era altro che una ragazzina.
Ci stetti male pure io. Ma...non potevo continuar,e con lei. Dopo tutti i tradimenti, dopo l'innamoramento per Stefan, dopo tutti i litigi.

Dopo il brutto colpo dato a Catrinne passai la notte a fumare erba e ascoltare i Sonic Youth. Piansi. Piansi tutta la notte.

Stefan non sapeva nemmeno della mia bisessualità. Di solito, quando mi piaceva un ragazzo, mi cimentavo immediatamente, ci provavo subito. Ma...in Stefan... troppo tempo d'amicizia.
E poi...avevo Catrinne. L'avevo tradita, si, ma in fondo le volevo bene.


Mi diressi in bagno, forzatamente. Mi infilai due dita in gola. Volevo ricacciare il mio passato.

E Stefan era diventato un tormento. Io non ne potevo più. Strisciavo a terra, il pallido colorito corporeo si confondeva col pavimento.

Volevo farla finita.

Scrissi una lettera a Stefan.


Dove confessai tutto.


Poi...poi la lametta nei miei polsi.



Fui avvolto in un lago di sangue. Stavo morendo, ero da solo, sballato dall'erba, addolorato. Un vegetale.


-Addio mondo. è stato bello finchè è durato.-

Sussurrai, mentre le unghie nere creavano un fastidioso fruscio, strisciando sul pavimento.

Ero convinto di poterla farla finita.



TRE:


La mia vista era sfocata. Ma mi accorsi dall'odore che mi trovavo a casa di Stefan.
Puzzavo di alchol e sangue.

-Ciao, Brian.-

Era akl mio fianco. La mia fottuta vista non mi permetteva di percepire quel sorriso, quegli occhi, quel corpo.
Ma lo potevo sentire. Emanvava calore.

-Cosa ci faccio qui?-
-Ero passato a casa tua. Non rispondievi, ho sfondato la porta. Ti ho trovato in quel modo. CAZZO!
Mi hai fatto prendere un infarto.-


-Che ore sono?-

-Le sei del pomeriggio. Hai dormito fino ad adesso. Che ti è saltato in mente, piccolo vermiciattolo?-

Amorevole.

-Avrò bevuto e fumato troppo.-

Non aveva letto la lettera, per fortuna.
Ero ancora vivo. Per fortuna?

Nella mia mente, litigavo con me stesso.

-DIGLIELO, CRETINO. STUPIDO, STUPIDO, STUPIDO! DIGLI QUEL CHE PROVI, STUPIDO. SEI UN BUONO A NULLA, BRIAN. FOTTITELO.-
La mia mente, mi parlava. Una guerra con il proprio ego.

Odiavo me stesso, il mio cervello. Tutto.
Volevo andarmene, sono ancora quà.

Poi però, davanti a me, c'era quel ragazzo, quel diciannovenne, troppo alto per me. Ma quell'altezza rappresentava il suo animo dolce, sensibile.
Con lui ero un essere totalmente diverso. Ero Brian, non Kitty. Riuscivo ad amare.


Sapevo che con lui, Kitty mi stava abbandonando. Per mia fortuna.
Odiavo lei, le sue manie di persecuzione, quello che mi spingeva a fare...lei era la mia morte. Ed era parte di me.

Avevo parlato di lei a Stefan. Non sapeva però che Kitty ero io.

Quella notte, volevo uccidere lei. Ma è ancora viva, la avverto.

Si è impossessata di me. Lei. Maledetta. La troia.



Chiunque avrebbe capito della mia doppia personalità. Anche Cristinne, percepiva tutto ciò. Stefan non l'aveva capito, mi accettava comunque, Kitty o Brian. Lui riconciliava le due anime, facendole unire, come
un matrimonio.

Mi passò una mano sulla fronte, per misurare la temperatura.

-Non scotti. Ora, riposa, Brian. Per ora, solo non sarai. Starai qui da me. Imposizione. Da solo non posso lasciarti.-Annuii, l'unica cosa che mi riuscì in quegli attimi.

Era un dolcissimo, lento morire.
Vivere con l'umomo che amavo. Cosa significava. Intanto, sentivo Kitty andare via, sempre di più. Stefan la mandava via.
 
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Diduforgetotakeyourmeds?
view post Posted on 15/10/2010, 11:34     +1   -1




Mi piace!
Sono curiosa di leggere il seguito
:sosweeet:
 
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Narcoleptic.;
view post Posted on 15/10/2010, 13:16     +1   -1




L'ho sempre detto che Stefan è un eroe. u.ù
Coomunque, belli, mi piacciono anche questi due capitoli. Scrivi bene, e adesso sono più curiosa di prima. Brava ;)
 
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kinai95
view post Posted on 15/10/2010, 14:08     +1   -1




CITAZIONE (Narcoleptic.; @ 15/10/2010, 14:16)
L'ho sempre detto che Stefan è un eroe. u.ù

eheheheheheheheh :mmh:


comunque mi è piaciuto davvero molto anche qusto capitolo!!
sei brava, mi paice molto come scrivi...
povero Brian... mi fa una tristezza infinita...

aggiorno a presto, sono davvero curiosa!! :D
 
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Lillian79
view post Posted on 15/10/2010, 14:40     +1   -1




continua!!!è bellissima!
 
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loriada
view post Posted on 18/10/2010, 22:42     +1   -1




si, continua, ci piace!

ps. ho letto anche le altre e mi sono piaciute tantissimo!!!

:asd: :asd:
 
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apathetic_amber
view post Posted on 21/11/2010, 19:40     +1   -1




Il continuo! Scusate l'assenza, faccio schifo. :/
vabbè, ho trovato un po di tempo e l'ho continuata :)

QUATTRO.


La mia adolescenza non fu per niente facile.
Ma in quel periodo, era ogni giorno un suicidio lento e sanguinoso.
Ubriaco alle sette del mattino. Stefan non era in casa, lavorava part-time nella drogheria di Travis, un amico della famiglia Olsdal.
E mi sentii solo, un'altra volta. Forse perchè lui non mi dava sicurezza al cento per cento,quella sicurezza che tanto desideravo in un uomo.
Così, preso dalla tristezza, mi tirai su a malavoglia. Volevo reagire.
Frugai tra le cose di Stefan. Forse non era perfettamente onesto, ma lo feci. Era il mio migliore amico, e non lo conoscevo. Aprii quel cassetto in legno grezzo con foga.
La vista offuscata faceva sembrare quelle poche cianfrusaglie un mucchio di roba. Un tesoro.
Finalmente trovai ciò di cui avevo bisogno. Un'agendina nera, una di quelle moleskine da artista. I miei occhi brillavano.
La aprii, iniziai a leggere.
Disegni, tanti, troppi.
Tab musicali. Pagine intere scarabbocchiate, cazzo, nulla di interessante.
Poi finalmente, un appunto importante:

''20 settembre '92.
Non lo so cosa m'è preso. Sono malato, forse. Fatto sta che ho malmenato Eric.
Voleva fare sesso, ma io ero molto stanco, non volevo mi ricapitassere che mentre ci facevo l'amore mi veniva in mente Brian.
Brian sta con Cristinne da tempo, ormai. Ed io non gli interesso.

è stato terribile. David mi ha preso per il collo, io per difendermi l'ho afferrato per i capelli, sbattendolo forte contro il muro. Naso rotto.

Ha lasciato casa mia, permettendomi di riflettere, di scrivere queste quattro righe in libertà. Le guancie bagnate con le lacrime. Basta. Decido di chiamare Brian, di farlo venire qua, di sfogarmi con quel piccolo angelo...''




Chiusi il taquino di scatto, quando, Stefan entrò in camera, molto evidenemente avendo finito il turno prima.

-CHE STAI FACENDO?-



Mi beccò sul fatto. Ero di spalle, seduto ai piedi del letto, con il suo cassetto in confusione completa. Posso immaginarer il fastidio provato.
Sono un fottuto guardone. Nient'altro.

-Stef...io...io posso spiegare.-


Venne verso di me, con passo fottutamente sensuale.
Prese in mano la vodka e l'agendina.

-VAFFANCULO.-



Disse, in tono tra l'incazzato e il deluso.
Ecco. Sono una delusione anche per lui.

Uscì dalla camera, in attehggiamenti irritati, andò in cucina, prese le chiavi di casa, aprì la porta.

-dove vai?-
-Esco. Prendo una boccata d'aria.-
-Aspetta, veng...-
-Oh, no. Lontano, per favore. Stammi lontano.-



Sbattè la porta, così forte che saltai di colpo.
Lo vidi sparire.

Avevo bisogno di sesso. Feci l'amore con Kitty.
La immaginavo bella, bellissima.
La materializzavo su di me, come se a muoversi fosse lei, non la mia mano.

Chi era Brian? Chi era Kitty.
Kitty, era una prostituta di strada.
Brian non lo conoscevo.

Edited by apathetic_amber - 25/11/2010, 22:46
 
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kinai95
view post Posted on 21/11/2010, 20:37     +1   -1




*___* Oh che bello, sono davvero felice che tu abbia deciso di continuare, adoro la tua fanfiction!! :D
Bellissimo anche questo capitolo, che dire, complimenti!! :asd:
Mi piace come scrivi!!

Sono curiosissima di sapere come andrà avanti!! :D
 
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loriada
view post Posted on 21/11/2010, 23:45     +1   -1




Si, devo proprio ammettere che mi intriga non poco ciò che scrivi!

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Hannah With The Beatles
view post Posted on 23/11/2010, 11:38     +1   -1




Ciao! Anche io ho letto questo e quasi tutti gli altri tuoi racconti e mi piace molto come scrivi! :kisses:
 
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Lillian79
view post Posted on 24/11/2010, 22:06     +1   -1




UHHH bello!!!!:)
 
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21 replies since 13/10/2010, 19:17   472 views
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