| Ciao belli! Ho scritto questa mini fanfiction per svago, io me so fissata con il periodo '98, guardo solo live di quel periodo. Direi che posso cominciare. RATING: PSEUDOSROSSO.
Mi trovai li dal giorno prima.Li conoscevo da poco, sinceramente non mi piacevano neanche. Ero li perchè Erika mi pregò di accompagnarla. Ne era fissata. Le ore sotto il cielo Londinese furono critiche. Gli amici di mia sorella erano insopportabili. Faceva caldo ed Erika aveva preso dei posticini strategici sotto il palco. Altre duecento persone appiccicate addosso, tra puzza di sudore, ragazzi urlanti e gente che sveniva. Mi chiesi perchè non rimasi a casa. Ma in pratica, fui costretta ad andarci. Mia madre disse che essendo io la sorella maggiore dovevo accompagnarla per forza.
Ad un certo punto, provai una sensazione strana. Quando l'omino in minigonna iniziò a cantare e muoversi sul palco ero convinta di poter morire. fui travolta da quella voce agrodolce, da quella figura ambigua, da quell'alone nero che contornava due pietre preziose . Ogni tanto mi lanciava un paio d'occhiate.
-Come si chiama? Il cantante?- chiesi ad Erika, che urlava come un'ossessa... -BRIAN!- Gridò lei.
Quando il concerto finì provai un vuoto. Avevo scoperto un nuovo mondo e mi piaceva. Mi feci raccontare la loro storia da Erika e i suoi amici, fan sfegatati. Accompagnai Erika a casa e andai a bere un drink in un locale, aperto anche di notte.
Chiesi un whisky, avvolta nei miei pensieri. Una presenza rubò la mia attenzione. Una voce.
-Un Martini.-
Quei capelli corvini, quegli occhi e quella voce. Colpo al cuore. Avevo voglia di morire. Era abbastanza basso, sul palco sembrava più alto.
Mi guardò un attimo e di sorpresa,mi rivolse la parola.
-Eri tra le prime file!- -Oh...beh...si...mia sorella quindicenne va matta per voi, mi ha chiesto di accompagnarla...e...siete stati grandiosi! Mi chiamo Liza.- -Brian. Brian Molko.-
Provai qualcosa simile ad una brivido quando toccai la sua piccola e affusolata mano.
Parlammo per ore.
Aveva 26 anni ed era troppo bello, indescrivibile.
Io gli raccontai della mia vita e dei miei problemi e lui mi ascoltava, sorridente. Ma mi prese sonno così mi alzai dallo sgabello.
-Meglio che vada.- Lui rimase scontento quando pronunciai quelle parole e mentre stavo andando, mi bloccò:
-sei a piedi?- -Si- -Piove. Dai ti accompagno io.-
Uscimmo fuori e trovammo un auto di lusso.
Brian si sedette dietro, al mio fianco. Abitavo in un quartiere malfamato di Londra, mi vergognavo farmi accompagnare a casa da un ragazzo.
-è qui.- Dissi con voce tremolante. Di sorpresa scese anche lui dalla macchina.
-ti accompagno.-
Mi sorprese. Era un carattere che si scopre man mano. Volle vedere la mia casa ed io lo accontentai. Era un appartamento che condividevo con la mia coinquilina.
Ad un certo punto, mentre stvo per fargli vedere la mai camera mi diede un bacio. Un bacio timido. Mi si gelò il sangue.
E poi...poi le sue mani iniziarono a toccarmi, difficile da descrivere. Non resistetti a quei baci sul collo, ci stendemmo sul letto. Sapevo che stavo facendo. Mi sfilò il maglioncino con foga, io ricambiai. Le sue labbra avevano un sapore inconfondibile: Lucidalabbra alla fragola e martini.
Si infilò il preservativo...e poi...poi toccai il paradiso. Sapeva fare l'amore, si muoveva con maestria. Ero imbarazzata,ma volevo. Lo volevo. Ridevo divertita perchè le sue labbra solleticavano il mio collo.
Non so a cosa andavo in contro. Non lo conoscevo per niente. Ma lgli piacevo. Lo capii da subito. Dalle occhiate che mi lanciava durante il concerto.
Mi addormentai con la testa sul suo petto.
La sveglia suonò alle 8.00 in punto. Mi svegliai, convinta di ricevere il suo buongiorno. Non c'era. Iniziai a vagare per casa mezzanuda. Cercai dappertutto. Non c'era. Sen'era andato. Svegliai Clara, appena tornata da una notte in bianco.
-Clara! Scusa! Per caso hai visto un ragazzo dai capelli neri, bassetto...- -Sono arrivata 5 minuti fa, non ho visto nessuno. Adesso lasciami dormire!-
Ero delusa. Era il classico stronzo. Mi aveva scopato e sen'era andato.
Lo vidi due anni dopo, in occasione di un concerto. E poi...potevo seguirlo tramite tv. Mi mancava. Mi mancava il suo respiro. Il suo sguardo. Si era completamente dimenticato di me. Io di lui no. Potrei ricordarmi ogni minimo movimento che compieva quella sera.
...
Okkei, penso che debba smetterla di vedere questi live D: mi danno alla testa.
Come ho già detto l'ho scritta perchè ero molto annoiata. Di solito le mie fanculo sono tristi e strappalacrime; Questa è leggera.
Spero vi sia piaciuta. E vi ripeto. Tutta colpa del Brian troia del '98. : D
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