Scusatemi!!!
Avevo detto che avrei aggiornato ieri sera, ma non avevo la linea e non ho potuto farlo!
Beh ne ho approfittato per eseguire le operazioni di stesua/copiatura xD
Ecco a voi il quarto capitolo!
Capitolo 4
Qual è la mia volontà?
Mi sveglia un assordante rumore.
Sono stesa nel mio letto, a pancia in giù.
La luce chiara e intensa che filtra dagli scuri mi permette di capire che è tardo mattino.
Cerco di alzare la testa dal cuscino.
La alzo di poco, per poi ributtarmi sul guanciale di colpo dopo pochissimi istanti.
Sento il cervello implodere, ho la sensazione che possa dissolversi da un momento all'altro.
Odio la sbornia. Odio dovermi alzare.
Resterei volentieri a letto, ma se non mi metto almeno a sedere non prenderò coscienza di me e non potrò sperare che almeno il mal di testa mi passi.
Un altro tentativo di sollevare il capo.
Fallisco di nuovo.
Il rumore si fa sempre più vicino ed insistente. Fischia ininterrottamente.
Realizzo che si tratta del “suono” dell'aspirapolvere.
Quando Kristine arriva davanti alla porta aperta della mia camera quel fischio si è ormai impossessato della mia pazienza, lasciandomi soltanto odio e orecchie doloranti.
Mi alzo sbattendo braccia, gomiti e pugni sul materasso.
-Kristiiiiiineee!!!- Urlo poi, mentre mi giro e mi metto a sedere.
Kristine spegne l'aspirapolvere.
-Buongiorno! Ben svegliata!- Mi risponde con un sorriso.
La luce del sole illumina d'oro il rosso rame dei suoi ricci.
-Buongiorno- Ricambio acida -Che ore sono?-.
-Mezzogiorno e dieci- Sorride di nuovo.
Riaccende l'aspirapolvere e prosegue a ripulire il corridoio.
Un'altra mattinata persa nel niente, penso.
Scosto il lenzuolo dalle mie gambe e mi alzo, camminando a piedi nudi verso la porta.
-Hai dormito qui?- Chiedo urlando alla mia amica, per essere certa che mi ascolti.
-Sì- Mi risponde urlando anch'essa in lontananza, nel tentativo di sovrastare il fischio dell'aspirapolvere -Ho pensato di darti un'occhiata... Sai... Nel caso durante la notte ti fossi sentita male e avessi avuto bisogno d'aiuto!-.
E adesso fa le pulizie che dovrei far io.
Quella donna è una santa, mi dico.
Vado in cucina per prepararmi un caffè. Scopro che Kristine ha già pensato anche a quello.
Non mi fa mancare niente. Le sono grata, per questo.
È una situazione che però deve finire.
Mi sento impedita, umiliata.
Ho bisogno di cavarmela da sola.
Devo farlo.
Verso una tazza di caffè e inizio a bere e sorsi, mentre mi sposto verso il soggiorno.
La segreteria telefonica lampeggia.
-È il tuo editore- mi annuncia Kristine, comparendo dietro le mie spalle.
-Hai ascoltato cosa vuole?- Chiedo senza voltarmi e senza mostrare un grammo di curiosità.
So già perché ha chiamato.
-Dice che sarà qui oggi pomeriggio-.
Oggi è mercoledì.
Il giorno dell'editore.
Merda.
-Oggi non ci sono-. Sbotto improvvisamente.
-Ah, e dove vai?-.
La mia amica ha uno sguardo stupito e curioso.
Non sono una malata, mi dico, non è una novità voler allontanarsi un pomeriggio da casa.
Soprattutto se è per evitare l'editore.
Soprattutto se è per dimenticare i miei problemi per un poco. Solo per un poco.
-Vado al parco... Credo...- Le rispondo.
Non ci andrò. Così però sono certa che non mi troverai, se venissi a cercarmi.
-Vado a prendere una boccata d'aria- Continuo.
Vado a respirare.
Kristine assume improvvisamente un'espressione preoccupata.
-Non andrai mica ad incontrare quei tuoi amici?-.
La sua voce è allarmata. Disperata.
Si preoccupa per me, crede che possa andare dai fratelli a prendermi una dose.
È pur sempre la mia vita, però. Devo iniziar a cavarmela da sola.
Devo riacquistare la mia autonomia, la mia indipendenza. Non posso vivere in funzione di Kristine, non posso farle questo.
-Quali amici, Kris?- Inizio con fare polemico -Non ho amici. Soltanto te che mi ronzi intorno e rinunci alla tua vita per accudire amorevolmente la mia!- Cerco di controllare la mia alterazione improvvisa -Tranquilla, vado solo a fare una passeggiata-.
Non ho urlato, ma le mie parole e il cinismo con cui le ho pronunciate hanno sconvolto la mia migliore amica.
La mia piccola, grande donna.
L'unica persona che mi ama davvero.
Sì, l'unica che m'ama. L'unica che amo.
Mi sento un verme. Terribilmente in colpa.
-Kris, non fraintendere... è che non voglio che tu butti all'aria quello che sei per rovinarti insieme a me...-.
Ha capito perfettamente quello che intendevo poco fa, invece.
Lo so e lo sa.
-E Jack? E Michel? Non sono forse persone che ti amano, Monika? Michel farebbe di tutto pur di vederti sorridere! E se ieri Jack ha invitato Brian l'ha fatto per te, suo fratello sapeva già tutto!!-.
Il suo tono sembra quello di una persona triste, delusa, ma per niente arrendevole.
Non vuole arrendersi con me. Non vuole smettere di aiutarmi.
Ma in questo momento sono improvvisamente accecata da un'unica presenza.
Brian Molko.
-Che bella sorpresa- Commento infatti ironica e polemica, con un filo di voce.
-Loro non sanno, Monika! Non hai mai pronunciato parola, hai omesso uno degli eventi che hanno segnato la tua vita, che ti ha resa quello che sei adesso!-.
Tutto ciò è ridicolo, penso.
-Andiamo Kris, sai che non è stato quello a farmi...-.
Kristine mi interrompe di colpo, gelida e bollente. Tagliente, suo malgrado.
-No, è stato ciò che accaduto dopo, lo so. Ma hai perso i tuoi più cari amici, Nicole, Samantha, Zach... hai perso Thomas, per una scopata-.
Ammutolisco. Non riesco a dire nulla. La sua freddezza si è infiltrata nei pori della mia pelle, brucia le guance.
-La verità- Continua, con voce tremante -È che per te non siamo niente, Monika...-.
Quest'affermazione permette al mio sangue di circolare di nuovo liberamente.
Riacquisto la ragione, mi colmo d'indignazione.
Prendo le chiavi di casa dalla ciotola sul tavolino de soggiorno.
-Bah, rispondo- Io esco. Ciao-.
Esco velocemente di casa, non curandomi di aver chiuso bene la porta o meno.
Indipendente.
Indipendente dalla droga, dall'alcool, dal mio fottutissimo blocco dello scrittore.
Dall'aiuto dei miei amici.
Sì, indipendente da quella droga del cazzo.
Indipendente da tutto. Devo esserlo.
È ciò che voglio, però?
-----------------------------
"I fratelli" credo sia chiaro, chi siano. Sono infatti dei pusher, ma sarà tutto più chiaro man mano che proseguiranno i capitoli =)
Spero sia stata una buona lettura!!