ihihih
eccomi qua =)
OOK, su grande, grandissima richiesta aggiorno la storia xD
spero che questo capitolo vi piaccia =)
°CAPITOLO 6
°- Qui MTV, oggi abbiamo come ospiti Brian Molko, Stefan Olsdal e Steve… Benvenuti!- disse la presentatrice, una tipa moretta, snella ed abbriìonzata, con uno scollatissimo vestitino azzurro ed un largo sombrero rosso.
la tipica spagnola, insomma.
- Ma perché nessuno si ricorda mai il mio cognome?!- protestò sottovoce Steve al mio orecchio.
Io sorrisi.
- Allora ragazzi, come va?- mi passò il microfono.
A h a h a h a h…Ma che domanda azzeccata…
- Tutto bene, e tu?-
- Siamo felicissimi di avervi qui!-
- Bene!-
- Allora, siete soddisfatti del vostro successo?-
- Si, siamo davvero grati a tutti per quello che hanno fatto per noi…- una piccola frecciatina diretta a Roy non poteva mancare…
Ero fatto così, niente mi avrebbe cambiato!
- C’è qualcuno che vorresti ringraziare?- passò il microfono a Stef.
- Beh, innanzitutto il nostro manager …- mah si,
grazie mille Roy… -Poi… tutti i nostri fan e le persone che sostengono i Placebo-
- Ora parliamo un po’ della vostra musica… a cosa vi ispirate per i vostri testi?- passarono il microfono nuovamente a me.
- Anche alle piccole cose, ad un particolare magari, o ad un emozione…-
- Vi rappresentano molto?-
- Certi… - in quel momento non c’avevo molta voglia di fare il bravo leader, che ama il suo successo e lo vuole proclamare a tutti…
- Quale maggiormente?- io mi fermai a riflettere un momento.
Di solito rispondevo sempre Nancy Boy, ritenuta da molti l’anima dei Placebo.
- I Know- dissi sorprendendo tutti.
- Come mai?- vabbè che era un’intervista, ma tutte queste domande mi iniziavano a stufare…
-
I know, the past will catch you up as you run faster...- canticchiai e sorrisi.
- Il passato, eh Brian? Raccontaci un po’ di te… Com’era la tua famiglia?- sempre la solita domanda…
Sempre la solita risposta…
Mio padre banchiere, mia madre cattolica, io disonore della famiglia, io che vado a Londra, io che incontro Stefan,
noi che formiamo una band e bla bla bla…
Forse la vita ha iniziato a sorridermi da quel noi…
Ancora un po’ di comuni domande sulle nostre canzoni e, ovviemente, sulla nostra sessualità per molti ambigua -a cui ovviamente risposi rimanendo sul vago- e finalmente finirono le riprese.
Salutai con uno sguardo quel bel posto e salimmo tutti in auto.
Però, che palle le interviste…
O forse ero solo io che mi ero stufato di tutto…
- Fanculo… non mi hanno fatto parlare neanche un attimo…- sbottò Steve incrociando le braccia.
- Oh su, andrà meglio la prossima volta…-
- Mah… nessuno si ricorda mai del mio cognome, nessuno mi interpella mai, nessuno mi caga mai… sono invisibile in questa band…-
- Beh, è il ruolo del batterista! Ma lo sai che senza di te non saremmo nulla! – dissi solo per vederlo sorridere.
Stef invece era ancora teso.
Quando arrivammo all’hotel io mi avviai subito verso la mia stanza, ma mi fermai all’ascensore e mi voltai.
Stefan mi stava guardando, come immaginavo…
Volevo che mi seguisse…
Volevo che stesse con me e mi consolasse…
Ma non gli dissi nulla, altrimenti lo avrebbe fatto anche se non lo desiderava…
Era sempre stato troppo buono con me…
E probabilmente non me lo meritavo…
Quando sentii le porte dell’ascensore aprirsi mi voltai ed entrai: 5°piano.
- Stef...- sussurrai soltanto quando incontrai di nuovo i suoi occhi, prima che il freddo metallo dividesse i nostri sguardi.
Quando arrivai nella mia stanza, la prima cosa che feci fu prendere la chitarra, appoggiata all’armadio, ed iniziare a suonare.
Mi andai a sedere nel letto ed appoggiai la fronte sul legno dello strumento…
Ero stanco che le cosa andassero sempre male…
Mentre le dita si muovevano da sole, un filo di voce uscì dalla mia bocca socchiusa…
- Hush…- una lacrima… che cadde silenziosa sui miei pantaloni…
- It’s ok…- mi morsi le labbra, lottando contro il desiderio di scoppiare a piangere.
- Dry… your eyes…- singhiozzi sommessi accompagnavano quelle note…
Quelle note malinconiche e perfette…
Volendo, avrei potuto farci una canzone: la melodia era davvero, davvero bella, bastava trovare le parole
adatte…
Adatte a non far capire a Stef che mi riferivo a questo periodo…
Ma forse era ancora troppo presto per parlare di nuovo pezzo…
Sopratutto riferito a tutto questo...
Non ora: avevo altro a cui pensare…
Continuai a cantare piano finché non mi calmai, sempre quella frase…
Hush, It’s ok, Dry your eyes…Non capivo cos’ avesse di tanto speciale…
“Bri, hai davvero una voce carina!” aveva detto una volta, dal tono era per prendermi in giro
“Solo carina Stef?”
“No… è meravigliosa…”Proprio mentre pensavo se sarebbe arrivato, qualcuno bussò.
Io mi levai velocemente la chitarra, mi asciugai per bene gli occhi ed andai ad aprire.
Ero fin troppo sicuro che fosse Stefan…
Ma Brian Molko a volte sbaglia…
ecco xD
Lo so, sono cattiva, ho interrotto proprio adesso .-.
prdono!!!
forse vi starete chiedendo se non è unh po troppo presto per fare dei riferimenti a Sleeping With Ghosts, ma se leggerete fino alla fine (e se io riuscirò a finirla xD)
capirete tutto =)
comunque ho appena scritto un pezzo nuovo (ho cambiato un po' le cose!)
spero che vi piaccia =)
ditemi come vi sembra senza problemi =)
potete anche dirmi che fa schifo (come probabilemtne è .-.)
ah si, mi sono dimenticata di dire una cosa! =)
il periodo in cui si svolge la storia è circa il 1997, abbastanza prima del secondo album! =)
beh, ovviamente non so cosa stessero facendo i palcebo in quel momento, anche perchè avevo solo 2 anni ed ero abbastanza imbecille .-.
ma ve lo dico giusto erp immaginarvi il look di Brian & co. e la situazione mooolto in generale =)
vabbè dai.... XD