| Vero, ovvio che io non do la colpa a nessun Dio. Il mio era un discorso per assurdo, perché so che per aver baciato una ragazza non finirò nell'Inferno (tant'è che ad oggi ho una mia concezione di quel "posto" che non è quella biblica.) Ma c'è una bella differenza, secondo me, tra Dio entità e Dio biblico. Ho sempre inteso la frase di Marx come non propriamente atea, sebbene Marx la intendesse in quel senso. Oppio dei popoli perché ben utilizzata da alcuni e usata per far leva sulla coscienza comune e indirizzarla verso un fine generale e per questo ritenuto giusto e naturale (motivo per cui la vera politica come arte del vivere insieme è pura utopia per me, anche nel comunismo altrettanto imrpobabile anche se bello). La religione è solo un'altra classificazione umana. Tu religioso, tu no, tu ateo, tu ebreo etc etc. Non ha molto senso, per me, dato che finché si crede tutto il resto è solo inutile farneticare. L'entità divina, se mai esiste, non è quella con tanto di abrba che apparve a chissà chi chissà dove. E non è quella che disse a tizio di uccidere il diverso. Costantino, ritenuto il primo grande re romano cristiano, sulle rovine di una qualche città greca, tra la gente uccisa, disse "questo è ciò che il nsotro Dio vuole"...cosa? l'uccisione, l'assassionio, la distruzione dell'altro e dei suoi averi. Non è questo il mio Dio, non è questo un Dio. Ecco cosa intendevo. Un Dio non può deprecare una qualunque forma di vita, ritendendola ingiusta secondo canoni SOLO umani, perché non ci sono canoni per decidere chi fa bene e chi fa male. E per me finché una persona non fa del male ad un altra può fare quel che vuole. Non spetta a noi e a nessuno giudicare e decidere cosa sia giusto e cosa no, o per lo meno la punizione per una cosa che reato non è, né verso Dio né verso natura. Amare non è mai peccato.
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